La Svizzera invita a diversificare le sementi destinate all’agricoltura
Bern, 21.11.2025 — Dal 24 al 29 novembre 2025 la Svizzera parteciperà all’undicesima sessione dell’organo direttivo del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura che si terrà a Lima, in Perù. In tale occasione difenderà l’importanza della conservazione e dell’uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l’agricoltura e l’alimentazione. La delegazione svizzera sarà guidata dal direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura, Christian Hofer, che sarà presente in qualità di Segretario di Stato.
Nel quadro dell’undicesima sessione dell’organo direttivo del «Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura», che si terrà dal 24 al 29 novembre in Perù, la Svizzera ribadirà il proprio impegno per la conservazione e l’uso sostenibile delle sementi chiedendo che attraverso una cooperazione rafforzata vengano maggiormente diversificate a favore della sicurezza alimentare. La Svizzera organizza questa conferenza congiuntamente al Perù. La sessione sarà presieduta da Alwin Kopše, responsabile del Settore Affari internazionali dell’UFAG.
La Svizzera sottolineerà il ruolo centrale degli agricoltori nella conservazione delle sementi e della loro diversità, in particolare per quanto concerne le varietà locali e tradizionali. Sosterrà inoltre gli sforzi volti a realizzare i diritti degli agricoltori, come ad esempio garantire il loro diritto di riutilizzare i propri semi, un principio sancito dalla legislazione svizzera. Infine, la Svizzera metterà in evidenza anche l’importante ruolo del settore privato nello sviluppo di sementi diversificate, invitando a una maggiore partecipazione al Sistema multilaterale del Trattato.
Mentre i negoziati sulla riforma del Sistema multilaterale del Trattato entrano in una fase decisiva, la delegazione elvetica inviterà ad adottare un pacchetto di misure equilibrato, ambizioso e adeguato ai progressi scientifici.
La diversità vegetale è essenziale per un’agricoltura resiliente, adattata al contesto locale, in grado di rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici e di contribuire alla sicurezza alimentare. Rappresenta un patrimonio culturale e agricolo che deve rimanere vivo.
La Svizzera ha ratificato il Trattato nel 2004, a cui dalla sua entrata in vigore hanno aderito 155 parti, e da allora si impegna appieno per raggiungerne gli obiettivi, quali la conservazione delle risorse fitogenetiche, essenziali per la sicurezza alimentare mondiale, nonché l’uso sostenibile di tali risorse e la condivisione dei vantaggi derivanti dal loro utilizzo.