Ucraina: proroga delle disposizioni basate sul diritto di necessità e avvio della consultazione
Berna, 19.11.2025 — Il Consiglio federale proroga le disposizioni dell’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina che attualmente si basano sul diritto di necessità. Il 19 novembre 2025 il Consiglio federale ha deciso di avviare la procedura di consultazione per l’emanazione di una base giuridica ordinaria per queste disposizioni. Il progetto di legge intende garantire la neutralità della Svizzera nel conflitto armato tra Russia e Ucraina.
Il 28 febbraio 2022 il Consiglio federale aveva deciso di aderire alle sanzioni imposte dall’Unione europea (UE) nei confronti della Russia a seguito della guerra di aggressione condotta da quest’ultima contro l’Ucraina, rafforzando così il loro impatto.
Basandosi sulla legge sugli embarghi, nella primavera del 2022 il Consiglio federale aveva adottato i divieti di esportazione e di vendita emanati dall’UE nei confronti della Russia per varie categorie di beni, tra cui il materiale d’armamento, i beni utilizzabili a fini civili e militari e i beni per il rafforzamento militare e tecnologico. In applicazione dell’articolo 184 capoverso 3 della Costituzione federale, il Consiglio federale ha in parte esteso all’Ucraina le restrizioni in ambito militare, ad esempio vietando la consegna di materiale d’armamento a questo Paese e subordinando all’obbligo di autorizzazione l’esportazione in Ucraina di beni per il rafforzamento militare e tecnologico. In questo modo ha adottato le sanzioni dell’UE tenendo conto al tempo stesso degli obblighi di neutralità della Svizzera.
Il periodo di validità delle misure che si basano sull’articolo 184 capoverso 3 della Costituzione è limitato a un massimo di quattro anni e può essere prorogato una sola volta.
Per rispettare gli obblighi di neutralità della Svizzera, il Consiglio federale ha ora prorogato queste misure fino al 1° marzo 2030. Al tempo stesso ha deciso di avviare la procedura di consultazione per una base legale che sostituisca quella attuale, fondata sul diritto di necessità. Si tratta di un atto puramente giuridico, che non ha alcun impatto materiale sulle sanzioni in vigore.